Ultima modifica il 10 giugno 2022 in Matrimonio
Tra le tante cose da fare in vista del matrimonio, nella checklist personale degli sposi non possono assolutamente mancare usanze e riti scaramantici vari per propiziare la buona sorte sull’imminente unione: gesti e oggetti da preparare in vista del grande giorno. Siete sicuri di conoscere tutte le tradizioni matrimonio? In questo articolo elencheremo le più famose, quelle che sono assolutamente da conoscere! Poi starà a voi decidere quali rispettare e su quali invece chiudere un occhio.
Tra le tradizioni più famose ci sono quelle legate agli oggetti che la futura sposa dovrà avere con sé nel giorno del matrimonio. Lei dovrebbe indossare:
L’oggetto nuovo naturalmente indica la nuova vita che si sta per intraprendere insieme al proprio partner; il qualcosa di vecchio sta ad indicare la vecchia vita, che quel giorno verrà lasciata alle spalle, anche se non sarà dimenticata; il qualcosa di prestato invece è il simbolo dei legami con i propri cari, un bene prezioso da non mettere mai da parte; il qualcosa di blu invece indica la purezza e la sincerità della sposa. Il qualcosa di regalato invece, subentrato dopo, indica l’affetto che le persone care provano nei confronti della sposa.
Non tutti sanno che la tradizione del qualcosa di vecchio etc. proviene da un vecchio adagio inglese che risale all’epoca vittoriana. L’usanza si è rapidamente diffusa nel mondo, tanto che se ne trova traccia anche in un’edizione del giornale di New York del 1894. L’adagio recitava così:
Something old, something new. Something borrowed, something blue. And a silver sixpence in your shoe.
L’ultima parte, quella relativa alla moneta da 6 pence nella scarpa, è poco conosciuta e si è andata perdendo da un passaggio all’altro. Eppure, è una parte abbastanza importante per i più scaramantici: la monetina nella scarpa della sposa non è altro che un portafortuna, per propiziare una vita matrimoniale ricca di prosperità, ricchezza e benessere. Vale la pena provare!
La tradizione vuole innanzitutto che il bouquet sia l’ultimo regalo da parte del futuro sposo, e il compito di recapitarlo alla futura sposa spetterebbe al padrino o al testimone dello sposo: le tradizioni legate al modo in cui viene recapitato sono diverse, a seconda dei luoghi.
Legato al bouquet c’è anche il tradizionale lancio, da sempre uno dei momenti più attesi, più per gioco che per altro. La tradizione vuole che la fortunata che riuscirà ad afferrarlo sarà la prossima a sposarsi oppure, secondo altre versioni, riceverà la proposta entro l’anno. In passato il bouquet era composto da fiori d’arancio che significavano abbondanza e fertilità.
Tra i must have della sposa non manca mai la giarrettiera: indossare questo accessorio, rigorosamente sulla gamba destra, oggi è tutto ciò che rimane di quello che una volta veniva definito “Il lancio della giarrettiera. Secondo questa tradizione, i parenti degli sposi durante la prima notte potevano entrare in camera da letto e prelevare giarrettiera e biancheria intima come prova della verginità della sposa e del rapporto consumato. Fortunatamente questa tradizione è stata sostituita dal più soft “lancio della giarrettiera”: corrispettivo del lancio bouquet, ma per gli invitati maschi.
Esiste un vecchio proverbio, tutto italiano, che recita così:
Né di Venere, né di Marte ci si sposa, né si parte, non si dà principio all’arte.
Questo perché in tempi antichi il martedì era il giorno di Marte, il dio della guerra: un brutto giorno per far iniziare una relazione d’amore. Il venerdì invece era il giorno in cui sarebbero nati gli spiriti maligni: che relazione sarebbe stata, quella intrapresa quel giorno?
Oggi tuttavia, questo è solo un proverbio e le persone si sposano senza lasciarsi condizionare.
Oggi il velo è un accessorio che si può abbinare o meno all’abito, a seconda dello stile scelto. Tuttavia, nell’antichità il velo era quasi obbligatorio e serviva per coprire il volto della sposa fino alla fine della cerimonia: in questo modo si credeva che lo sposo non dovesse avere ripensamenti. Si parla però dei tempi in cui si combinavano matrimoni per soli interessi economici.
Il velo oggi si può portare o meno e quando si sceglie di indossarlo, in alcuni paesi, la sua lunghezza dovrebbe dipendere dagli anni di fidanzamento: 1 metro corrisponderebbe a 1 anno.
Lo sapevate? In alcuni posti la lunghezza del velo corrisponde al numero degli anni di fidanzamento: 1 metro per 1 anno!
Una delle tradizioni più conosciute e diffuse è il tradizionale lancio del riso dopo la cerimonia: una volta usciti dalla chiesa, o dal comune, i due sposi dovrebbero venir sommersi di chicchi di riso. Il motivo per cui si lanciano è che sono simbolo di fertilità e di buon auspicio: una sorta di augurio per gli sposi. In altri paesi oltre al riso vengono lanciati anche confetti e fiori.
Anche questa tradizione risale ai tempi antichi, all’epoca dei matrimoni combinati, quando sposa e sposo non si conoscevano e non dovevano assolutamente vedersi prima del matrimonio, così che nessuno dei due potesse avere dei ripensamenti. Oggi quest’usanza si mantiene solo per aumentare l’effetto sorpresa degli sposi.
Legata strettamente al punto precedente c’è anche questa tradizione: il motivo è sempre lo stesso. Si temeva che lo sposo si potesse ritirare se la sposa non fosse stata di suo gradimento: per questo oggi si dice che porti sfortuna. Restando sempre in argomento, si dice che la sposa non possa guardarsi allo specchio con il vestito nel giorno del matrimonio: e se proprio lo vuole fare deve togliersi prima una scarpa o un orecchino o un guanto.
Con l’avvento della cerimonia civile, questa è un’usanza che sta pian piano scomparendo: spesso infatti cerimonia e ricevimento si celebrano nello stesso luogo, perciò difficilmente gli invitati dovranno utilizzare l’auto. In ogni caso, quando gli sposi e il loro seguito passano in auto per la città, si usa molto fare rumore, strombazzando il clacson a più non posso. Da altre parti invece si usa legare dietro la macchina delle lattine, in modo che una volta partiti facciano davvero molto rumore. Il motivo? Scacciare gli spiriti maligni.
Uno dei simboli del matrimonio sono le fedi, che indicano la volontà da parte di entrambi di volersi impegnare nella nuova vita che si sta per intraprendere. La tradizione vuole che la fede si indossi sull’anulare sinistro. Quest’usanza arriverebbe direttamente dall’antico Egitto: allora si credeva che la "vena dell’amore" partisse dall’anulare sinistro, per poi snodarsi verso il cuore. Legarsi agli anulari significava garantirsi l’un l’altro fedeltà eterna.
Lo scambio delle fedi è un momento magico
Alle fedi si associa anche un altro rito scaramantico: se durante la cerimonia una delle due dovessero cadere, non spetta agli sposi raccoglierle, bensì all’officiante. E ancora: mai acquistare le fedi assieme all’anello di fidanzamento, e soprattutto mai indossarle prima della cerimonia.
Oggi le bomboniere possono essere qualsiasi cosa, eppure la tradizione le vorrebbe in cristallo, in argento o limoges. I confetti nel sacchetto allegato invece dovrebbero essere in un numero dispari, perché indivisibile come l’unione nata dal matrimonio. Il numero minimo consigliato comunque è 5, che sta ad indicare: salute, ricchezza, felicità, lunga vita, fertilità, spiritualità.
Ricordate: i confetti devono essere in numero dispari!
In Italia è poco diffusa la tradizione delle damigelle d’onore, tuttavia non si tratta di una moda americana da film, come molti potrebbero pensare. In realtà la presenza delle damigelle alla cerimonia ha un motivo preciso. Questa tradizione verrebbe infatti direttamente dall’antico Egitto, quando si temeva che gli spiriti maligni potessero intralciare il cammino della sposa verso la nuova vita. Per evitare questo, attorno alla sposa si usava disporre un gruppo di donne vestite in modo elegante, per far confondere la sposa tra le altre e disorientando gli spiriti maligni.
Le tradizioni matrimonio non terminano certo qui. Queste sono solo alcune delle più note: di sicuro se si dovesse indagare paese per paese, regione per regione se ne potrebbero trovare molte altre. Inoltre non è certo obbligatorio rispettare tutte queste usanze, ma è interessante sapere che esistono. Un'intera tradizione fatta di credenze e superstizioni, nate dalla preoccupazione e dal desiderio che la coppia potesse avere una vita felice.
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